Sintesi della riunione del 27 giugno 2009

Sommario
* Spaccio di filiera corta
* Invito a partecipare al corso per pulitura pesci e cena presso la coop. “il Maestrale” di Marina di Carrara
* Possibilità di acquisti (intergruppo): frutta del produttore Pacini di Rigoli (PI) ed altro
* Bilancio partecipato
- Parcheggio/mobilità sostenibile/bike sharing
- Scuola del saper fare/cittadella dell’altra economia
- Orto didattico
- Struttura per ricerca su agricoltura biologica
- Acqua
* Pesto “Magrini”
* Temi da sviluppare nella riunione dei GAS della provincia di Massa Carrara prevista per il 10 luglio

Spaccio di Filiera Corta
Paolo ha informato il gruppo che finalmente la provincia, con delibera 218 del 19.06.2009, ha approvato la costituzione del comitato tecnico di gestione dello Spaccio: primo atto formale della sua effettiva istituzione.
Il comitato tecnico sarà composto da 9 persone (www.gas.ms.it/forum/1877); per i GAS di Massa e Montignoso il rappresentate sarà Paolo il quale, nel confermare alla provincia la rappresentanza, ha specificato che nel caso non riuscisse a presenziare a qualche riunione del tavolo tecnico provvederò comunque a delegare altro membro del GAS.

Invito a partecipare al corso per pulitura pesci e cena presso la coop. “il Maestrale” di Marina di Carrara
Generale condivisione del gruppo a partecipare all’iniziativa proposta dalla coop. “Il Maestrale”. I dettagli nella e-mail trasmessa alla lista: www.gas.ms.it/forum/2084.

Possibilità di acquisti (intergruppo): frutta del produttore Pacini di Rigoli (PI) ed altro
Si è deciso di sviluppare questo tema direttamente alla riunione intergruppo del 10 luglio.

Bilancio partecipato
Ha introdotto l’argomento Paolo riportando la telefonata avuta con Riccardo Mannella nella quale si ipotizzava una linea di condotta comune del GAS all’interno del B.P.: “la riunione di oggi sabato 27 giugno servirà per stilare un elenco di possibili progetti sui quali concentrarsi; il GdL raccolte le prime proposte ci confronterà al suo interno e deciderà i metodi (riunione e/o mailing-list) per relazionare ai rispettivi GAS l’evolversi del B.P. La riunione intergruppo del 10 giugno sarà l’occasione per definire quali progetti sviluppare ufficialmente.
L’ipotesi viene parzialmente approvata ed integrata dal gruppo: dati i tempi ristretti del BP, i progetti che emergeranno oggi verranno presentati come “idee” alle prossime riunioni dei tavoli tematici; successivamente ad esse il GdL si confronterà al suo interno e deciderà i metodi (riunione e/o mailing-list) per relazionare ai rispettivi GAS l’evolversi del B.P., sia relativamente all’accoglienza delle proposte del GAS da parte delle altre associazioni, sia relativamente al contenuto delle proposte avanzate dalle altre associazioni. La riunione intergruppo del 10 giugno sarà l’occasione per definire quali progetti sviluppare ufficialmente”.
L’assemblea sottolinea inoltre, in modo coeso e deciso, l’importanza  che le decisioni che andremmo a prendere siano sempre partecipate e largamente condivise e che i nostri rappresentanti ai tavoli tematici siano quindi portavoce della volontà del gruppo.

*Parcheggio*
Enio ha relazionato su uno dei temi emersi nella prima riunione del tavolo 5 del Bilancio Partecipato (Ecologia, Ambiente, gestione del territorio). Tale tavolo ha - tra le altre cose - finora affrontato il tema del trasposto pubblico chiedendo un approfondimento sull'articolazione delle linee del CAT che attualmente appare assolutamente inadeguato.
Inoltre è stata avanzata la proposta di sperimentare la gratuità dell'uso dei mezzi pubblici per un anno ad alcune fasce della popolazione.
In questa discussione si è inserita una riflessione sui parcheggi, ed è emersa una proposta di costruzione di una tensostruttura sul margine del frigido nel tratto tra il ponte della foce e quello dell'aurelia (via dei margini) da adibire a parcheggio auto.
L'assemblea del GAS ritiene assolutamente prioritaria rispetto al parcheggio la proposta di un serio e radicale sviluppo del trasporto pubblico per consentire alla popolazione di rinunciare il più possibile all'uso delle auto. Contemporaneamente andrebbero sviluppate tutte le azioni che consentano la liberazione dalle auto del centro cittadino.
Solo dopo aver perseguito seriamente queste linee di proposta, ed aver ridotto il peso del traffico automobilistico sulla città, può essere utile ragionare su parcheggi che siano complessivamente dimensionati sul traffico residuo. In tal caso la proposta della tensostruttura dovrà essere vagliata verificandone la fattibilità tecnica, l'impatto ambientale, naturalistico e paesaggistico.
Nell’ottica di ridurre l’uso dell’auto viene avanzata la proposta di un bike sharing e quindi la creazione di diversi punti di scambio di biciclette in prossimità di parcheggi per macchina o di fermate di corriere. Ottimo poter riutilizzare biciclette vecchie e arrugginite.

* Scuola del fai da te o del saper fare*
Paolo suggerisce, sul modello di quanto già realizzato dall’università del saper fare (www.unisf.it/UniSaperfare/Home.html) di sviluppare un progetto per la creazione di una struttura simile anche qui a Massa allargando però il campo delle cose che si possono imparare a fare da soli: detersivi; pane, yougurt, formaggio, giochi per bambini, interventi in casa, borse per la spesa, riparazione di biciclette (da agganciare al progetto di bike sharing), di scarpe, di semplici elettrodomestici… possiamo spingerci oltre arrivando ai pannelli solari per l’acqua, al risparmio energetico, alle piccole ristrutturazioni.
Per ospitare la “scuola” serve una struttura fisica che potrebbe, grazie anche alle sinergie che si spera nascano al tavolo tematico, diventare addirittura una cittadella dell’economia solidale. In tal senso viene ricordata la proposta palesata già lo scorso dicembre di adibire a questo uso i locali di fronte all’Ugo Pisa, che oggi ospita il circolo della vela, altre associazioni ed alcuni inquilini.
Si ritiene però che la zona sia troppo defilata dal resto della città e che casomai la struttura sia più congeniale per iniziative dedicate al  turismo e/o allo sport. Viene incaricato Paolo di trasmettere al gruppo la lista degli immobili di proprietà del comune, censiti lo scorso anno e comunque già inseriti nel forum del B.P.
Il dibattito è continuato con ulteriori iniziative da sviluppare all’interno della cittadella dell’E.S.: angolo del riuso per favorire lo scambio, il baratto e il dono; auto produzioni di giocattoli e giochi di relazione; corsi di cucina, eventuale orto didattico (vedi oltre).
Viene ribadita la necessità che questo progetto, come gli altri, debba raggiungerete in tempi brevissimi una sua sostenibilità economica e pertanto si ritiene necessario ricercare fin da subito, nel territorio, cooperative sociali, maestranze e professionalità varie che possano animare la cittadella dell’E.S.
Nello specifico della scuola del saper fare, si immagina che i costi di partecipazioni debbano essere irrisori e che allo “studente” venga richiesta una piccola quota in euro, da aggiungere ad una quota in tempo da destinare alla scuola e a una quota in (pseudo) moneta complementare tipo SCEC.

*Orto didattico*
E’ stata avanzata da Stefania la proposta di creare uno o più orti cittadini, biologici e didattici (un'ipotesi di localizzazione è il parco degli ulivi vicino alla chiesa di San Pio X) che potrebbero anche inserirsi in un progetto più vasto, come ad es. quello della “cittadella” dell’economia solidale. L'esperienza degli orti didattici (soprattutto nelle scuole, la scuola elementare dei Ronchi, tra le altre, ne ha uno) è una sana pratica che esiste ormai da anni in molte regioni d'Italia, e che potrebbe servire soprattutto: A) a rivalutare/valorizzare il paesaggio verde, urbano e non, B ) a promuovere tra i cittadini la conoscenza dell'orticoltura e della produzione biologica, C) a tutelare la biodiversità e le colture locali, D) a trasmettere il sapere contadino (coinvolgendo in questo modo anche gli anziani). A questo proposito, due link d'informazione: www.ortidipace.org e www.ortididattici.org.
L’assemblea ritiene che la proposta possa perfettamente inserirsi e completare il progetto della cittadella dell’E.S., e suggerisce dunque di farlo rientrare al suo interno, possibilmente orientandosi, nella ricerca di edifici comunali adatti per l’iniziativa, verso quelli dotati di uno spazio verde che potrebbe essere adibito a orto didattico.

* Struttura per ricerca su agricoltura biologica *
Cecilia propone di creare a Massa una struttura per svolgere ricerche in ambito di sementi-piante biologiche, no ogm, valorizzando le coltivazioni locali che si vanno perdendo. L’esempio da cui partire è un progetto realizzato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e che si può leggere su www.simbioveg.org, un progetto interdisciplinare che si prefigge di acquisire nuove conoscenze sul funzionamento di sistemi produttivi costituiti da colture erbacee o orticole di pieno campo allevate secondo i principi dell'agricoltura biologica. Se si creasse un reale interesse anche da parte di altre associazioni intorno a questa idea, ci si potrebbe informare se ci sono in vista altri progetti analoghi, anche presso altre università o istituti di ricerca e creare una struttura che si inserisca nel progetto stesso, o mettere a disposizione terreni comunali, o coinvolgere i nostri amici produttori della zona.
Paolo fa presente di avere dei contatti all’interno dell’ARSIA e,  grazie agli amici dell’ACU e del CTPB, con la facoltà di Agraria dell’università di Pisa: professionisti con ottime conoscenze del mondo del biologico che oltretutto condividono gli aspetti etici e solidali del GAS e che pertanto potrebbero aiutarci nel concretizzare meglio il progetto, o partecipare ad esso.
Anche questa proposta potrebbe essere integrata con quello dell’orto didattico, e l’assemblea stabilisce di presentarli in modo congiunto alla prossima riunione del BP.

*Acqua*
Enio ha presentato la proposta di gestione pubblica e partecipata dell'acqua del Monte Belvedere. Attualmente lo sfruttamento dell'acqua oligominerale è operato dall'EVAM che è una società per azioni il cui capitale è al 95% di proprietà del Comune di Massa. La vendita di tali quote di proprietà, sia pure parziale, e l'ingresso di un operatore privato nella gestione di questa importante e preziosa risorsa, rischia di aprire le porte allo sfruttamento indiscriminato dell'acqua della montagna massese, con rischi sull'equilibrio idrogeologico e con la definitiva privazione di acqua di qualità ai danni degli abitanti della montagna. E' noto infatti come una delle condizioni che interessa i possibili acquirenti privati sia la disponibilità di volumi d'acqua terribilmente superiori rispetto a quelli utilizzati oggi da EVAM.
D'altronde l'eventuale sfruttamento economico dell'acqua attraverso l'imbottigliamento dovrà essere compatibile con una politica di sensibilizzazione della popolazione sui vantaggi del bere acqua di rubinetto.
L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di conciliare la commercializzazione dell'acqua in un mercato locale (filiera corta), con quantitativi sostenibili, compatibili con il diritto delle popolazioni della montagna di poter disporre in via preferenziale dell'acqua del proprio territorio, superando l'attuale politica di “usa e getta” (mediante PET e vetro a perdere) e tornando al “vetro a rendere” come filosofia aziendale sinonimo di qualità del prodotto e di sensibilità ambientale.
Conciliare, in definitiva, la tutela dei posti di lavoro con la sensibilizzazione per l'utilizzo dell'acqua del rubinetto.
Il raggiungimento di tale difficile equilibrio è incompatibile con la vendita dell'azienda a privati. Tuttavia anche la gestione pubblica attuale, incentrata su logiche poco trasparenti e di spartizione tra partiti, ha prodotto scelte non condivisibili.
Viene aperto un dibattito intorno a questa proposta. Si sottolinea che noi come GAS dovremmo spingere massicciamente perché si arrivi ad un uso massiccio dell’acqua del rubinetto, promuovendola bene anche con l’aiuto di laboratori di analisi che mostrino l’assoluta bontà dell’acqua “del sindaco”; il primo pensiero casca sulle mense delle scuole. Nicola rammenta che in questo senso,  in Italia, esistono decine di esperienze da imitare; Paolo cita anche i filtri da apporre ai rubinetti; Giovanni rilancia la creazione di “case dell’acqua” anche quelle  che già costruite in diverse parti d’Italia.
Paolo ricorda che all’interno dell’ultima riunione dell’interGAS si è proprio dibattuto sul tema dell’acqua, oltre le buone pratiche, per evitare che venga privatizzata e viceversa rimanga un bene pubblico. Questo aspetto è stato completamente condiviso dal gruppo. Delle perplessità sono state invece espresse da Paolo circa un “piano industriale” per l’Evam laddove nel cercare dei canali di vendita si punti, ad esempio, alla grande distribuzione: questo scenario potrebbe creare delle contraddizioni nel nostro operato.
A ranghi ridottissimi, vista l’ora tarda, si decide comunque di appoggiare una proposta, per la gestione dell’Evam, attraverso un Pubblico partecipato, cioè un modello di gestione che coinvolga abitanti della montagna, mondo ecologista, lavoratori dell'azienda e che definisca il contemperamento delle diverse esigenze e sensibilità.

Pesto “Magrini”
Claudia Conventi informa il gruppo dell’aumento del pesto a € 1,50 a vasetto e della necessità del fornitore di fatturare ad un soggetto dotato di Partita d’IVA. Torneremo sull’argomento. 

Temi da sviluppare nella riunione dei GAS della provincia di Massa Carrara prevista per il 10 luglio
Non è rimasto tempo per affrontare questo argomento. Paolo ha chiesto a
Mario Fornaroli e Giuditta Sborgi di aprire un argomento di discussione
nelle lista generale per iniziare a formulare un possibile OdG.

I verbalizzanti
Cecilia Bellè
Enio Minervini
Paolo Menchini

(Articolo)