Sintesi riunione del 24 aprile 2010

 

Verbale riunione GAS Massa del 24 aprile 2010

A.     viene presentata l'Azienda SCORTINI ANNA di Antona, che produce formaggio di capra scamosciata. La produzione e l'allevamento delle capre avvengono nel paese di Antona, zona "Canale", portando le capre al pascolo nelle zone del laghetto Darola o di Canevara. Il caglio utilizzato dall'azienda è acquistato in farmacia (ricavato dallo stomaco degli agnelli). Le tipologie di formaggi prodotti comprendono quelli insaporiti con alcune spezie (paprika, peperoncino, sesamo, papavero), la "crosta fiorita" (stagionatura 16 gg., creato con l'aggiunta di muffe e mollica di pane per unire il lievito dello stesso al formaggio), il "Montenero" (analogo alla "crosta fiorita", ma ha 8 gg. di stagionatura e l'aggiunta di carbone vegetale), le "caciotte" (stagionatura 1 mese o 1 mese e mezzo). Il formaggio non è certificato BIO, in quanto non è possibile trovare in zona mais biologico, quindi per il momento stanno dando fieno biologico alle capre, ma mais non biologico. Il problema è forse in via di soluzione attraverso l'Ass. Crisoperla. Paolo si impegna ad inviare all'azienda la scheda produttore.

B.     Per quanto riguarda la gita del 23/5 Viviana (tramite Giuditta) fa sapere che Sara Bertilorenzi ci proporrebbe di andare a pranzo in un agriturismo vicino all'azienda che andremo a visitare, con un menu da 15 Euro. Non viene assunta nessuna decisione in merito, ma si propone di chiedere a Viviana di inviare la proposta alla mailing list.

C.     Patrizia Pellini del GAS di Carrara ci informa (tramite Giuditta) che a fine maggio apriranno un ordine di ciliegie, e chiede se vogliamo unirci a loro. Giuditta però fa presente che avevamo deciso di non aprire ordini di nuovi produttori senza aver inviato loro la scheda produttore, e si impegna a farlo. Fa inoltre presente che tali ciliegie comunque non sono biologiche [nrd ulteriori verifiche post riunioni indicano il produttore biologico di fatto].

D.    L'Azienda San Lorenzo (quella produttrice di salumi di cinta senese che era venuta a presentarsi qualche tempo fa) non ci ha rimandato la scheda di autocertificazione. Viene ricordato che quando fu chiesto al produttore il perché della loro non certificazione biologica, fu risposto che un motivo risiedeva nella severità del disciplinare biologico che, nel caso di malattia degli animali, impedisce alcuni tipi di cure ritenute invece indispensabili dal produttore. Si voleva capire meglio anche la provenienza dell'alimentazione delle gravide che non potendo uscire al pascolo, venivano nutrite con favino, soia tostata, mais e crusca. Nel frattempo però è stato introdotto a catalogo l'azienda Lo spicchio, che ha compilato la scheda di autocertificazione, e quindi si è deciso di non inserire San Lorenzo tra i nostri fornitori.

E.     Si decide di inviare la scheda produttore all'azienda IRIS, produttrice di pasta biologica. Viene delegato all'invio Paolo, quale referente pasta del gruppo.

F.     DISCUSSIONE IN MERITO ALLO STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE: Giovanni Palla presenta lo schema di statuto dell'associazione che andremo a costituire a breve, elencando i punti che a suo giudizio è opportuno sottoporre all'assemblea. In ogni caso si stabilisce che le modifiche apportate oggi allo schema di statuto non siano vincolanti, ma delle semplici proposte, che potranno sempre essere modificate fino all'assemblea costitutiva dell'associazione, nel corso della quale si voterà definitivamente sullo statuto, sull'atto costitutivo e sul regolamento da adottare:

1. Deve essere scelta una sede per l'associazione, che comunque può poi essere cambiata senza particolari formalità, purchè all'interno del comune di Massa (v. art. 5 schema statuto). Paolo dice di non avere problemi a metterla eventualmente a casa sua.

2. Si discute su quale sia il numero più opportuno di membri del Consiglio esecutivo, ma non viene assunta alcuna decisione in merito. In ogni caso vengono indicati i nominativi di alcuni gasati che si dichiarano disponibili a farne parte: Paolo Menchini, Matteo Campatelli, Monica Masoni, Viviana Zanetti, Cecilia Bellè, Mario Fornaroli e Giuliana Brogi. Si discute se sia opportuno che vengano eletti all'unanimità come previsto dall'art. 5 dello schema di statuto, e si decide di mantenere tale modalità.

3. Paolo chiede se per il nome ci sia qualche idea, ma si decide di restare sul classico "GAS MASSA".

4. Si passa alla lettura degli artt. 1 e 2 dello schema di statuto. Si discute, su proposta di Mario Fornaroli, se eliminare tra i principi del nostro GAS l'adozione delle medicine naturali come previsto dall'art. 2, terzo punto. Non viene assunta alcuna decisione in merito, ma si invitano tutti i gasati a leggere attentamente il testo di tali articoli per poterne trattare più approfonditamente nelle prossime riunioni.

5. Riguardo all'art. 3 Paolo propone, sulla base di quanto accade in altre associazioni, di creare diverse categorie di soci (fondatori, onorari, ordinari), ma si decide che è preferibile non differenziare tra i soci, e mantenere una sola tipologia.

6. Sull'art. 4 si discute sulle problematiche che porrebbe per il nostro GAS l'introduzione del diritto dei soci ad "essere rimborsati per le spese effettivamente sostenute nello svolgimento dell'attività prestata". Si ritiene anche che tale previsione sia giusta ed opportuna, e si decide di arrivare ad un compromesso, anche per evitare eventuali abusi, specificando che tale rimborso avverrà solo a fronte di spese preventivamente autorizzate dal Consiglio (che potrà prevedere tale rimborso anche per l'intera durata dell'incarico al quale le spese sono relative, ad es. referenza di un prodotto da ritirare fuori Massa).

7. Sull'art. 5 si discute se lasciare la data prevista nello schema (31 ottobre) o mettere altra data. Si opta per la data del 30 giugno, suggerita da Giovanni.

8. Giovanni propone di specificare nell'art. 7 che le assemblee devono essere 2, una da tenersi entro il 31/12 per votare sul bilancio preventivo, l'altra da tenersi entro il 31/3 per votare sul bilancio consuntivo. Per non appesantire troppo gli adempimenti dell'associazione, si decide di mantenere la convocazione dell'assemblea una sola volta all'anno.

9. Sempre sull'art. 7, relativamente alle modalità di convocazione dell'assemblea si decide di sostituire alle parole "all'indirizzo di posta elettronica indicato dall'associato al momento dell'iscrizione o successivamente, ovvero da spedire per via postale all'associato che ne abbia fatto espressamente richiesta" le parole "con idoneo mezzo di comunicazione, ad es. posta elettronica o pubblicazione sul sito internet dell'associazione".

10. Si decide di eliminare dal testo dell'art. 8, punto 5 le parole "in via definitiva sulle domande di nuove adesioni e", in quanto si ritiene che sia più opportuno e pratico che sia il Consiglio esecutivo a deliberare in via definitiva sulle domande di nuove adesioni.

11. Sull'art. 9, 2° c. si stabilisce, per favorire i lavori dell'assemblea, che essa approvi eventuali modifiche allo statuto e al regolamento con la presenza, non di 2/3 come nello schema di statuto, bensì della maggioranza dei soci.

12. Sull'art. 11, poiché non prevede né una durata al mandato dei consiglieri, né un limite di mandati e di rieleggibilità, si discute sull'opportunità di inserire invece alcuni limiti per favorire la rotazione degli incarichi ed evitare la "personalizzazione" dell'associazione. D'altro canto, introdurre limiti alla rieleggibilità dei consiglieri potrebbe creare dei problemi qualora non vi fossero altri gasati disponibili a ricoprire l'incarico. Si decide dunque di stabilire che l'incarico dei consiglieri (compreso il Presidente) debba durare un anno, ma che essi siano sempre rieleggibili senza limiti di numero di mandati, anche consecutivi (per il Presidente invece si introduce il limite di 3 mandati consecutivi, v. oltre).

13. Si discute se adottare il metodo del consenso all'interno del Consiglio esecutivo, e si stabilisce che è più opportuno che tale organo deliberi a maggioranza. Si propone dunque di eliminare dall'art. 11, 2°c. le parole "normalmente con il metodo del consenso: ove sia necessario ricorrere a votazioni, esse sono valide se prese".

14. Sull'art. 12 si stabilisce che il Presidente duri in carica un anno, e che sia rieleggibile per non più di tre volte consecutive.

A questo punto, data l'ora e il numero ridotto di gasati rimasti, e restando ancora alcuni articoli dello statuto nonché l'intero regolamento di cui discutere, si decide di chiudere la riunione e rinviare tale discussione.

Trovate in allegato lo schema di statuto, fino all'art. 12, con in grassetto le parti modificate dalle proposte discusse nel corso di questa riunione.

 

Il verbalizzante

Cecilia Bellè

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