Sintesi riunione del 23 maggio

Sommario
* Presentazione dell’associazione “Crisoperla”  da parte dei produttori di “Aria e Terra” e dall’agronomo Angela Ulivi
* Preventivo spese del gruppo e definizione di una quota sociale
* Eventuali aggiustamenti del paniere del Gruppo (vino, pesce, frutta, “il gelsomino”…)

Presentazione dell’associazione “Crisoperla”  da parte dei produttori di “Aria e Terra” e dall’agronomo Angela Ulivi
Il dibattito intorno a questo argomento è durato circa 50 minuti, sintetizzarlo è missione quasi impossibile e quindi invito fin d’ora a completare eventuali parti mancanti.
Francesco e Maria Teresa (Aria e Terra) e Angela Patrizia Ulivi (agronoma) hanno presentato l’associazione dei produttori biologici per l’economia solidale “Crisoperla”.
Patrizia Ulivi ha ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione dell’associazione, nata da un’intuizione di Franco Giangrandi (CTPB) e della stessa Patrizia, ben oltre 18 mesi fa. L’obiettivo principale era di mettere in rete i produttori biologici della provincia di Massa Carrara, anche sfruttando i contributi regionali dell’Arsia (http://www.arsia.toscana.it/). L’incontro con i GAS e la nascita del mercato biologico di Carrara hanno però aperto una nuova prospettiva innovativa ed importante: coinvolgere nell’associazione, non solo i produttori ma anche i consumatori critici e consapevoli (oltre i GAS, l’ACU) e alcuni tecnici agronomi di comprovata esperienza nel mondo del bio.
Questa alleanza, potrebbe servire per:
- creare una conoscenza dei problemi e degli obiettivi dei produttori e dei consumatori critici;
- sfruttare ogni occasione utile per promuovere il mondo del biologico;
- garantire un giusto (equilibrato) prezzo, sia al produttore che al consumatore;
- creare e gestire punti vendita e mercati;
- fare pressioni sulle amministrazione affinché finanzino o sviluppino azioni a favore dell’economia solidale e del biologico.

Si è speso diverso tempo intorno alle problematiche che ci sono nella nostra provincia per fare formaggio biologico o per macellare (rispettando i parametri della certificazione bio) le ottime carni prodotte in loco. E’ emerso che il nostro territorio è difficile da lavorare, le amministrazione non spiccano per lungimiranza e generalmente la collettività e poco istruita (sensibile) su queste tematiche. Un’azione coordinata produttori/consumatori potrebbe facilitare diverse cose, un poco come è stato fatto con il mercato di Carrara e (si spera) si farà con lo spaccio di Massa.

Cecilia ha chiesto in che cosa consisterebbe il nostro impegno, la nostra adesione come Gas a Crisoperla, Nicola ha voluto ribadire che della certificazione bio potrebbe farne a meno una volta istaurato un rapporto di fiducia con il produttore. E’ seguito un intervento piuttosto lungo di Paolo che ha ricordato di essere, a titolo personale, socio fondatore di “Crisoperla”. Paolo ha sottolineato che entrare nell’associazione come GAS avrebbe diverse valenze, oltre a quelle menzionate da Patrizia:
- evitare che l’associazione Crisoperla abbia delle derive, tipo che i produttori concentrino le loro vendite su mercati (magari esteri) forse più redditizi economicamente;
- la consulenza dei tecnici permetterebbe di conoscere in profondità le dinamiche di produzione ed eviterebbe ogni possibile “furbata” da parte di qualche produttore;
- risolvere, o aiutare a risolvere, il problema della mancanza di prodotti, riuscendo a pianificare le culture in base alle nostre esigenze e con più produttori contemporaneamente;
- aumentare il peso politico (dove per politica si intende l’indirizzo verso l’economia solidale) dei GAS e dei Produttori.

Paolo ha raccontato che le esperienze in cui sono coinvolti i DES (Distretti di Economia Solidale) più avanzate in Italia vanno giusto nella direzione di creare fitte reti di relazioni tra associazioni e associazioni e produttori. L’esperienza di Crisoperla è addirittura rivoluzionaria in questo senso, perché sono i produttori che si mettono insieme coinvolgendo i GAS. Patrizia ha tenuto ha sottolineare che una nostra eventuale adesione non comporterebbe obblighi di acquisto presso i produttori associati a Crisoperla. Abbiamo quindi salutato Farncesco Terry e Patrizia e ci siamo dati appuntamento alla riunione del 12 giugno per prendere ogni decisione in merito.

Preventivo spese del gruppo e definizione di una quota sociale
Il GdL ha elaborato un elenco di voci di spesa anziché un vero è proprio preventivo di costi; per tagliare la testa al toro si è quindi deciso di richiedere ad ogni GASato una quota sociale, per l’anno 2009, di € 10,00.
Una parte dovrà essere destinata all’associazione BioEquo, si ritiene intorno a € 5,00, e il resto utilizzato per coprire le diverse spese vive che abbiamo sostenuto e che andremmo a sostenere.
Il pagamento della quota darà diritto ad avere una tessera che potrà essere utilizzata anche per ottenere lo sconto sui detersivi alla spina, a marchio Bioline, presso il negozio “Non solo libri” di via Arezzo n.39 a Marina di Massa.

Si è discusso molto su che tipo di tessera adottare, del suo reale utilizzo e quindi della “resistenza” che dovrà avere all’usura. Paolo ha proposto di pensare di allargare l’orizzonte dei nostri acquisti, laddove una nostra tessera sarebbe necessaria per farci identificare, tipo il cinema, l’idraulico, l’elettricista… esempi buttati lì a caso, ma crescendo il numero di partecipanti al GAS si potrebbe fare massa critica anche per l’acquisto di servizi e beni no food. Viviana si occuperà di elaborare una bozza di tessera, Dante si è proposto di plastificare le tessere.

Eventuali aggiustamenti del paniere del Gruppo (vino, pesce, frutta, “il gelsomino”…)
Vino. Si è deciso di aggiungere a catalogo i prodotti di Giusti & Zanza. Monica farà da referente ordine. Da stabilire la frequenza.

Pesce. Silvia si occuperà di contattare la coop. “il Maestrale” e di invitarli alla nostra riunione di venerdì 12 giugno. Contestualmente potrebbe essere aperto un ordine di prova. Sìlvia si è proposta di essere referente ordine del pesce. In base alla frequenza dell’ordine vedremo di affiancargli un’altra persona.

Verdura. E’ emerso nei giorni scorsi che l’inceneritore di Pietrasanta ha ripreso a funzionare a linea alternata. L’inceneritore dista circa 2,8 km in linea d’aria dall’azienda agricola “le coccinelle” che rifornisce i micro-gruppi. Si è quindi dibattuto sul da farsi. Viviana ha contattato la persona del GAS Versilia che ci aveva suggerito l’azienda ed è in attesa di risposte. Nicola, che lavora in un centro di analisi ambientali, si è detto disponibile ad un sopralluogo; Nicola si è detto poco preoccupato della presenza in sé dell’inceneritore ma che comunque sono molteplici ed articolati i fattori che determinano la pericolosità di un inceneritore. Ennio ha voluto sottolineare che sono molti quelli che ritengono che un inceneritore è un serio problema per la salute e vorrebbe evitare che come GAS prestassimo il fianco a speculazioni del tipo: “gli inceneritori non fanno nulla, vedi anche i GAS comprano la verdura nelle vicinanze”.
Si è quindi deciso a titolo precauzionale di sospendere il rifornimento presso le Coccinelle e di attivare Nicola e un’altra persona del gruppo per un sopralluogo. Viviana contatterà l’azienda agricola per informala dei nostri timori.

Il Gelsomino. Gli ordini de “il Gelsomino” sono sempre più bassi come importo ma impegnano comunque due Referenti Ordine. La scelta del nostro gruppo è infatti di avere due GASati per prodotto al fine di rendere meno pesante l’impegno per il GAS. Questo mese, avevamo in consegna da “il Gelsomino” n.4 articoli; n.3 erano di Paolo che a questo punto si è detto più contento di acquistarli direttamente in negozio.
Nelle scorse settimane i R.O. hanno contattato Catia, la proprietaria del negozio, per chiederle se poteva inserire di nuovo i prodotti sciolti, così da aumentarle l’importo degli ordini. La sua risposta è stata negativa; Catia dice che preparare i sacchetti le richiede troppo tempo e preferisce servirci al banco. In generale abbiamo trovato questa riposta senza troppo senso; il tempo speso per una o l’altra operazione è identico, casomai è più facile preparare dei sacchetti nei tempi morti del negozio.
Giovanni ha detto che lui già acquista i prodotti di Catia al banco, ma continuare a tenerli a catalogo sarebbe utile per quelli che abitano lontani, tipo a Marina di Massa. Paolo ha replicato che tolti i suoi prodotti ordinati rimaneva solo una scatola di polpa di pomodoro.
Si è pensato di invitare Catia alla nostra prossima riunione per capire l’utilità da parte di entrambi di continuare in questo modo e quali eventuali altre forme di collaborazione adottare. L’incontro però si farà a settembre, in quanto in questo periodo Catia ha oggettivi impedimenti, e fino ad allora terremo il Gelsomino a catalogo.

La riunione, di nuovo molto partecipata, è terminata con oltre 20 minuti di ritardo; non c’è stata quindi la possibilità di discutere i temi “caldi” nei quali siamo coinvolti come GAS e di conseguenza è prevedibile che verranno riproposti in una riunione straordinaria.

I verbalizzanti del GdL organizzativo

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