Sintesi riunione del 12 febbraio 2010

SOMMARIO
- Modello per l’autocertificazione dei produttori.
- Iter per l’inserimento di nuovi prodotti/produttori a catalogo.
- Olio de “La Maestà” di Giucano.
- Riso.
- Adozione della pecora Sarda.
- Copertura spese per la figura del coordinatore ordine.
- Aggiornamento percorso della rete “Tutta un’altra città”.
- Aggiornamento sullo sciopero dei migranti.
- Proposta di rinunciare allo sconto della BdM.

Modello per l’autocertificazione dei produttori
Viene fatta girare, tra i presenti alla riunione, la bozza del modello per l’autocertificazione dei produttori, già trasmessa alla mailing-list dell’intergruppo, con allegato un foglio che contiene possibili integrazioni estrapolate da un modello simile del GAS Montagnana di Firenze.
Assodato il fatto che verrà chiesto a tutti i nostri fornitori di compilarlo, per evitare di creare un documento con “falle” o domande inutili, si decide di inoltrare, in lista Massa, entrambi i modelli per l'autocertificazione in modo da poterne discutere ampiamente ed arrivare, in tempi stretti, ad una sua stesura definitiva.

Iter per l’inserimento di nuovi prodotti/produttori a catalogo
Alla luce delle esperienze con il fornitore di polli e, ancora l’estate scorsa, con quelli di verdura e frutta, appare evidente al gruppo di dotarsi, non tanto di regole, ma di linee guida per arrivare ad un più oculato inserimento a catalogo di un produttore.
Si parla inoltre di come gestire gli ordini intergruppo, soprattutto quelli estemporanei o di prodotti e produttori lontani, più o meno conosciuti, più o meno referenziati da altri GAS. La prima cosa che si concorda è di passare dalla nostra riunione prima di aprire un qualsiasi ordine con un nuovo produttore. Quindi si decide che quando avremo il modello di autocertificazione “a regime”, sarà condizione indispensabile la sua compilazione da parte del produttore, prima di inserirlo a catalogo e comunque prima di aprire un ordine. Resta fermo che la costruzione del rapporto fiduciario con il produttore rimane l’obiettivo  fondamentale dell’acquisto solidale.

Olio de “La Maestà” di Giucano
Cristina Ferrari informa il gruppo che la settimana scorsa l’ha chiamata la signora dell'azienda “La Maestà” chiedendole se abbiamo ancora intenzione di rifornirci da loro per vino ed olio, visto che ci sono altri gruppi che le hanno richiesto i prodotti.
Se per il vino i problemi sembrerebbero risolti grazie alla disponibilità del produttore di Agnolo di consegnarci direttamente in sede, rimarrebbe da capire come fare per l’olio. Sicuramente un eventuale ordine di olio sarebbe più facilmente gestibile e in qualche modo potrebbe essere agganciato/abbinato all’azienda Cresta del Pino Solitario di Giulietta.
Viene chiesto a Cristina di contattare La Maestà e dirgli che abbiamo un nuovo produttore che ci consegna in sede e di farci sapere.

Riso
Cristina Ferrari e Viviana Zanetti ci parlano di due fornitori di riso: La Fornasa
(www.lafornasa.com) e le Cascina Orsine (www.cascinaorsine.it). L’analisi però non è completa e non si riesce a mettere a confronto i due produttori. Cristina si impegna allora di mandare al gruppo un analisi dei punti di forza e delle criticità di entrambi i produttori così da poter arrivare alla prossima riunione con le idee più chiare.

Adozione della pecora Sarda
Mario informa subito il gruppo che la sua idea di “adozione a distanza” voleva essere soprattutto uno sprono ad attivare iniziative simili sul territorio. Tra l’altro questo genere di collaborazioni strette tra produttore e consumatore si avvicinerebbero molto di più alla filosofia del GAS: instaurare un rapporto non solo commerciale, ma anche mutualistico. Si permette infatti al produttore di avere un anticipo di capitale e quindi di non accedere al credito bancario e con gli interessi non pagati alle banche si riesce ad ottenere uno sconto sul prezzo finale. Questo genere di iniziative però sono decisamente più complesse e faticose da realizzare e bisogna misurarsi con la forza, la disponibilità e la determinazione del gruppo. Decidiamo di parlarne di nuovo prossimamente.

Copertura spese per la figura del coordinatore ordine
Paolo chiede al gruppo se si ritiene corretto coprire le spese telefoniche del coordinatore ordini, ruolo ora ricoperto da Giuditta Sborgi. La figura del coordinatore ordini è stata ereditata dal vecchio modo di gestire gli acquisti collettivi, quando nel lontano… 2008, si usavamo i fogli di calcolo. Oggi, in teoria, non ci sarebbe più bisogno di questa figura, in quanto tutti i referenti ordine, come del resto tutti gli altri GASati, hanno almeno tre possibilità diverse per conoscere le date per apertura/chiusura e ritiro ordini ma a fronte dei diversi produttori a catalogo, e dei tanti referenti, qualcuno inevitabilmente si scorda qualche passaggio e il coordinatore interviene. Questa organizzazione ha garantito e garantisce un’efficiente gestione degli acquisti. Tutto il gruppo, fatto salvo Matteo, il marito di Giuditta, sono d’accordo per la copertura delle spese telefoniche e quindi si delibera positivamente.

Aggiornamento percorso della rete “Tutta un’altra città”
Come un disco incantato, Paolo torna a chiedere se tra i GASati c’è almeno una persona disponibile a partecipare all’attività della rete, meglio sarebbe, vista la complessità del progetto, un Gruppo di Lavoro. La riunione, full immersion, del 31 gennaio, ha sancito la creazione di almeno quattro GdL: cultura, intercultura, officine (laboratori del saper fare) e fiera. Paradossalmente nel GdL officine, che include i due laboratori del saper fare nati su proposta diretta del nostro gruppo, non era presente nessuno di noi perché Franco ha partecipato al GdL Fiera ed il sottoscritto al GdL cultura. Da questo momento in poi l’attività della rete passa da una fase interlocutoria, sia a livello di obiettivi che di metodo, ad una fase puramente operativa e servono contributi tangibili. Mercoledì 17 la rete di riunirà di nuovo.

Aggiornamento sullo sciopero dei migranti
Enio Minervini introduce l’argomento raccontando dell’incontro tenutosi a casa sua, presenti anche Cecilia e Paolo, e la fotografa/artista Giovanna Del Sarto, autrice di una reportage sulla bella esperienza di integrazione di Riace Superiore e dintorni, dal titolo “Oltre la Patria”. L’idea era di proporre questa mostra fotografica come evento, di almeno una settimana, a cavallo dello sciopero dei migranti. Nel successivo incontro con tra la fotografa e la coordinatrice dello sciopero, Milagros Cespedes (Associazione Fasim) a fronte dei tempi esageratamente stretti, si è optato di “dirottare” la mostra nel periodo in cui si svolgerà il festival della cooperazione internazionale “Sottosopra”: 22-24 aprile, a Massa.
Enio continua riferendo anche della riunione di coordinamento, tra le diverse realtà che hanno aderito allo sciopero, tenutasi presso il circolo Arci Focus, lo scorso 11 febbraio. In breve, è stato deciso di organizzare un’iniziativa pubblica, ovviamente il primo marzo, a partire dalle ore 16.00 davanti alla Chiesa di Avenza (alla Sala Amendola in caso di pioggia). Avenza è stata scelta in quanto luogo da molti significati per i migranti: la moschea chiusa, la manifestazione razzista, i recenti fatti di cronaca sull'aggressione in un locale pubblico.
Come GAS ci siamo impegnati a produrre un documento di denuncia/informazione su una filiera come quella delle arance in cui si metta a confronto il percorso convenzionale con quello solidale.
Gabriella Mauri si offre disponibile ad affiancare Enio nella stesura del documento.

Proposta di rinunciare allo sconto della BdM
Si discute della proposta partita da Marco del GAS di Montignoso, di rinunciare, per un anno, allo sconto che la bottega del mondo ci applica (il 7% rispetto al prezzo praticato in negozio) per riuscire ad aiutare le loro finanze traballanti. Approfittando degli stretti rapporti che si sono costruiti con la bottega, all’interno della rete tutta un’altra città, il gruppo delega Paolo di contattarli per capire quali strumenti mettere in campo per aiutarli.

Il Verbalizzante

Paolo Menchini

(Articolo)