Verbale riunione GAS Carrara 18 Febbraio 2009

ARANCE
Per quest’anno gli ordini delle arance sono finiti perché si sono tutti
rovinati, il produttore si scusa per le partite rovinate, appena se ne sono
accorti anche loro, hanno sospeso tutto, a ottobre ragioneremo su integrazione
per chi ha avuto tutto il pacco rovinato.

PESCE
Alla riunione del 18 febbraio sono venuti, come annunciato il presidente e un
paio di soci della Cooperativa di pescatori Mare Nostrum, di Viareggio servono
molti gas della costa e non solo e sono una cooperativa di produzione con 25
barche e una trentina di dipendenti. Pescano nel rispetto delle leggi per la
tutela del ripopolamento del mare, privilegiano i cosiddetti “pesci poveri”,
pesci utilizzati dalla tradizione culinaria delle nostre zone. Abbiamo
concordato un primo ordine per il prossimo mercoledì 18 marzo. Loro sono già su
Economia solidale e fanno pacchetti da 700 grammi/un chilo di pesce fresco
misto pulito, al costo di 10 euro; possono fare anche pacchetti da 5 euro. Nel
pacchetto mettono pesci scelti in base alla coerenza gastronomica. Faranno loro
la consegna prima della riunione, disponibili a dare suggerimenti su come
cucinare il piatto pensato. Se qualcuno ha problemi con qualche tipologia di
pesce lo può scrivere nelle note, come al solito. Sono disponibili anche a
portare in qualche occasione pesce sfuso non pulito.
E’ ovvio che la consegna è subordinata alla condizione del mare e a quanto
viene pescato.
Patrizia Pellini si offre per fare da referente almeno per questo primo ordine, anche
perché le arance non ci sono più.

PANE
E’ venuto anche Fabio Bertolucci della Marocca di Casola in Lunigiana
(Regnano), con cui abbiamo ragionato sull’inserimento nel nostro listino del
suo pane biologico e della Marocca. Tale inserimento è stato fatto non perché
ci fossero problemi rispetto al pane del Paradiso del gusto, ma perché ci
sembrava importante sostenere il progetto di lavoro e di vita, di un ragazzo
giovane della nostra Provincia, che anche per il rapporto con i Gas ha scelto
di uscire dalla catena industriale del pane “normale” per incamminarsi sulla
difficile strada del biologico e del rapporto con i produttori. Il pane viene
fatto con farina biologica proveniente da un produttore della nostra Provincia
e con patate biologiche. Il pane costa intorno ai 3 euro al chilo. Abbiamo
ragionato intorno a una consegna settimanale del pane. Fabio viene a Carrara
tutti i martedì e viene il primo sabato del mese al mercato. Farebbe lui la
consegna del sabato del mercato, le altre settimane porterebbe il pane a Blasco
(referente del pane), che si è gentilmente reso disponibile a consegnarlo a
casa il martedì sera e a portarlo alla riunione il terzo mercoledì del mese.
Abbiamo deciso di fare il primo ordine per il mercato del 7 marzo; per quella
data sarà possibile ordinare anche i prodotti del Paradiso del gusto, che ha
sospeso la presenza al mercato, ma che dà il nostro ordine a una ragazza che
passando da Massarosa verso il negozio di Aulla, incontra Blasco al casello e
gli lascia il nostro ordine.

CARNE
Infine l’azienda agricola la Ligula, che viene al mercato con il miele DOP e
che ci stanno fornendo anche i polli, hanno intenzione di macellare tra un mese
circa un vitellone che allevano con metodologia biologica ma senza
certificazione (la Patrizia Ulivi garantisce sulla serietà delle modalità).
Sono disponibili a fare pacchi misti da 20 e da 10 chili, ad un costo che non
supererà i 10 euro al chilo. Avrebbero necessità di sapere entro una decina di
giorni se siamo interessati, passerò tutti i dati alla Carla (referente della
carne), chiedendole di mandare una mail per avere gli ordini entro i primissimi
giorni di marzo.

SOTTOSCRIZIONE
Udite! Udite! Blasco ha consegnato ben 29 cartoncini di sottoscrizione,
raccogliendo la prima ragguardevole cifra di 290 euro. Blasco porterà i
cartoncini anche al mercato del 7 marzo così che si possa continuare la
raccolta fondi del 2009. La quota di sottoscrizione prevista è 10 euro.

BILANCIO
Per il momento sono stati spesi 20 euro di quota associativa a BioEquo, l'associazione
che si occupa della gestione del sito Economia Solidale.
Abbiamo deciso di dare un contributo di gestione al Centro Anspi di 70 euro, e di
sottoscrivere per il momento 100 euro per la gestione del sito Economia Solidale.
A questi si aggiungono i 50 euro da restituire a Paolo del GAS di Massa, che li aveva
anticipati per la stampa dei volantini.

(Articolo)