TEMPO DI SCELTE

Set 30 , 2012 - 15:00-18:00

Tempo_di_scelteSi terrà a Massa, domenica 30 settembre alle 15 in via Dante (in caso di pioggia presso la Biblioteca civica di p.zza Mercurio), la tavola rotonda dal titolo Tempo di sceltenon lasciare che altri scelgano al tuo posto. Informarsi, capire e agire ora.

Nel corso dell’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, quattro relatori di rilievo nazionale si occuperanno di altrettanti temi:

1. Il (senso del limite) dello sviluppo – relatore Luca Pardi, ricercatore CNR
2. Crescere o Decrescere, questo è il dilemma – relatore Giuseppe Carpentieri, blogger e fondatore del Circolo della Decrescita Felice di Parma
3. Viviamo sopra le nostre possibilità? – relatore Michele Dantini, artista e docente Università del Piemonte Orientale
4. C’è chi dice no (perché siamo il 99 %) – relatore Gianluca Ferrara, autore del libro "99 %", che verrà presentato in anteprima nazionale.

Dopo le relazioni seguirà un confronto pubblico.

1. Il (senso del limite) dello sviluppo
Più di quaranta anni fa si iniziò a parlare di Limiti dello Sviluppo (o meglio della crescita) grazie alle iniziative di Aurelio Peccei e del suo Club di Roma. Poco si è fatto, da allora, e poco è in programma al fine di affrontare i gravi dilemmi che l'umanità si trova a fronteggiare. I due fattori trainanti: la crescita incontrollata della popolazione e dell'output industriale stanno rapidamente portando all'esaurimento delle risorse non rinnovabili energetiche e minerali, al sovrasfruttamento di quelle rinnovabili: acqua dolce, foreste, patrimonio biologico, e alla saturazione degli ecosistemi terrestri. La civiltà globalizzata è arrivata a quel momento critico che quaranta anni fa era (forse) ancora possibile evitare. Oggi il problema è piuttosto quello di mitigare gli effetti della crisi ecologica in atto e capirne gli stretti legami con quella economica.

Luca Pardi è nato a Torino nel 1956, ed è cresciuto a Firenze dove, nel 1977, consegue il diploma di maturità scientifica, e dove si laurea in chimica nel 1985. Dal 1989 in poi si occupa dello studio delle particelle nanometriche magnetomolecolari. È presidente nazionale di ASPO Italia (www.aspoitalia.it), Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio, delle sue gravi conseguenze sui sistemi ecologici, economici e sociali, e della mitigazione di questi effetti.

2. Crescere o Decrescere, questo è il dilemma
Il periodo di transizione che stiamo vivendo ci pone ben al di là del dubbio: crescere o decrescere. La filosofia liberista che sostiene l'attuale sistema politico-economico globale è in crisi, implode sotto i colpi dell'avidità delle SpA che si sono sostituite alle istituzioni pubbliche. Un èlite degenerata, mai legittimata dal consenso popolare, mostra a tutti i popoli gli squilibri e le iniquità in ambito locale, dalla corruzione sistemica alle oligarchie delle organizzazioni sovranazionali che dirigono le decisioni nell'Unione Europea, dai danni ambientali e sanitari causati da tecnologie obsolete alla crescente insicurezza della precarietà lavorativa. Gli obsoleti indicatori – borse telematiche, PIL, petrolio, espansione monetaria – della religione della crescita infinita mostrano una recessione costante in Italia. Pertanto è necessario che i popoli propongano un cambio di paradigma culturale, indispensabile per cogliere le opportunità della democrazia partecipata.

Giuseppe Carpentieri, nato a Salerno nel 1975, vive a Parma. Dottore in Scienze dell'architettura è co-fondatore del circolo di Parma e consigliere nel direttivo nazionale del Movimento per la Decrescita Felice. A Parma coi soci del circolo sperimenta l'agricoltura sinergica, e contribuisce attivamente al cambiamento politico locale attraverso idee e proposte di transizione energetica. Da qualche anno ha un blog personale (http://peppecarpentieri.wordpress.com/) per condividere in rete le sue opinioni circa "sostenibilità, decrescita e democrazia". Nel 2010 sui server di scribd, calameo e issuu pubblica in creative commons un suo testo "Qualcosa" che non va.

3. Viviamo sopra le nostre possibilità?

Per effetto di politiche di welfare eccessive, così dice un luogo comune liberista, le classi lavoratrici hanno vissuto troppo a lungo al di sopra delle proprie possibilità. Possiamo chiederci: in realtà questo sistema economico può tollerare temperanza e misura? Proviamo a rispondere analizzando il rapporto tra il collezionismo artistico contemporaneo e l’industria dei beni di lusso, per capire come il marketing modella i nostri desideri e costruisce la percezione dei nostri bisogni.

Michele Dantini insegna storia dell’arte contemporanea presso l’Università del Piemonte orientale, è direttore del Master MAED ed è visiting professor presso università nazionali e internazionali. Laureatosi e perfezionatosi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Eberhard Karls Universität, Tubinga, si interessa di progetti collaborativi e orientamenti ambientalistici nell’arte contemporanea. Ha all'attivo numerose pubblicazioni e collabora a Alfabeta2, Doppiozero, Il giornale dell’arte, Orwell|Pubblico, il manifesto. Cura il blog http://micheledantini.micheledantini.com/

4. C’è chi dice no (perché siamo il 99 %)
Il sistema neoliberista è allo sbaraglio e ha generato più di una crisi, da quella economico-finanziaria a quella ecologica. Le diverse crisi in atto andrebbero studiate nel loro insieme per comprendere non in modo parziale la realtà. La crisi più grave che ha causato questo modello è quella sociale perché è stata addormentata ogni tipo di coscienza politica. Occorre quindi ripristinare una cittadinanza attiva perché il cambiamento può partire solo dal basso.

Gianluca Ferrara, laureato in Scienze Politiche, è direttore editoriale di Dissensi Edizioni. È autore di diversi saggi e articoli pubblicati su riviste e quotidiani tra cui Il Manifesto e L’Adista. Tra le sue ultime opere: Dio non ha la barba con introduzione di Alex Zanotelli; Incenerire i rifiuti? No, grazie! con il contributo di Paul Connett e Rossano Ercolini; Nonostante il Vaticano, con introduzione di Beppe Grillo e la partecipazione di Alex Zanotelli, Andrea Gallo e Vitaliano Della Sala.

(Evento pubblico)